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Forte dei Marmi è un comune italiano di 6 717 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.

Località marittima di villeggiatura affacciata sul mar Ligure, prende il nome dal fortino che sorge al centro della città, voluto dal granduca Leopoldo a difesa dell’approdo, e dai marmi che dalle Alpi Apuane, poco distanti, venivano trasportati fino al pontile per poi prendere la via del mare.

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Alcuni cenni sul comune di Forte dei Marmi

 

Storia del comune di Forte dei Marmi

I Romani, nel processo di espansione all’interno del territorio italico, si stabilirono in Versilia dopo la sottomissione della popolazione dei Liguri, avvenuta nel II secolo a.C., per opera dei proconsoli Marco Bebio Tanfilo e Publio Cornelio Cetego. Il territorio venne centuriato per attuare lo stanziamento dei coloni provenienti da Luni e Lucca, e furono sfruttate le miniere di ferro e di piombo argentifero. Tra Querceta (Seravezza) e la località di Vaiana, nel territorio dell’attuale Forte dei Marmi, passava la strada detta più tardi “delle Mordure”, che rappresentava uno degli assi della centuriazione romana.

La località di Vaiana è citata in un documento del 794 relativo alla vendita di un terreno situato in loco qui dicitur Vaiano, dove sembrano più tardi essere testimoniate delle sorgenti, che contribuivano all’impaludamento dei luoghi.

Nel 1515 le cave di marmo ricomprese nei territori dei comuni della Versilia furono donate ai Medici: di conseguenza furono aperte nuove cave e venne costruita una strada destinata a portare i blocchi fino al mare, dove venne eretto un pontile per il carico delle navi.

Verso la metà del XVII secolo il governo mediceo decise la deviazione del fiume Versilia, per proteggere la località di Pietrasanta dai suoi straripamenti: fu tracciato un nuovo corso con il Fosso Scaricatore che doveva deviare le piene nella palude del lago di Porta, tagliando i territori di Querceta e di Vaiana. A circa 1 500 m dalla riva il nuovo corso tagliava la strada voluta da Michelangelo e venne superato per mezzo della creazione di un ponte probabilmente in legno che prese il nome di “Ponte di Tavole”. Con il tempo vennero scavati altri canali, proseguendo nella bonifica della zona, mentre la strada veniva sistemata a più riprese per il trasporto dei marmi.

Nel XVII secolo il primo vero e proprio insediamento sulla costa fu la località di Caranna, a poca distanza dalle Polle di Vaiana, che fu all’origine della cittadina.

Successivamente sorsero i primi insediamenti nella zona dell’attuale centro del paese. Inizialmente la zona era denominata Magazzino del ferro o Magazzino della Magona, poi Magazzino dei marmi, unica costruzione sul mare a ridosso di una macchia di lecci, anche se tutto il comprensorio era comunque noto anche come Marina: la strada provinciale che da Querceta appunto dirige verso il mare è tutt’oggi conosciuta come Provinciale di Marina. Questa strada fu tracciata per il trasporto dei blocchi di marmo dalle cave fino alla costa dove un pontone che si spingeva al largo ne permetteva l’imbarco su navi di medio pescaggio.

Nel 1788, valutata l’importanza economica che la zona andava assumendo, il granduca di Toscana Pietro Leopoldo I di Lorena fece edificare un forte, il Forte lorenese, analogo a quelli di Marina di Bibbona e di Marina di Castagneto in Maremma, destinato a proteggere l’imbarco dei marmi e a promuovere l’insediamento nel territorio.
Al termine della sua costruzione, il fortino (6 febbraio 1788), posto a difesa della costa e dell’entroterra dalle scorribande turche (la costruzione era a fianco del preesistente Magazzino della Magona), iniziò a essere utilizzato nel piazzale adiacente anche come deposito per i marmi provenienti dalle Apuane prima dell’imbarco: la zona iniziò a essere denominata Forte dei Marmi.

Nel 1833 il governo granducale fece ricostruire, per opera dell’ingegner Giovanni Franchi, il ponte, inizialmente in legno e successivamente ricostruito in muratura dopo la sua distruzione nel 1944, avvenuta da parte dei guastatori nazisti.
Il paese che era sotto l’amministrazione comunale di Pietrasanta, già nel 1438 prima come parte del Capitanato della Versilia, con l’unità d’Italia, divenne frazione di quel Comune.

Lo sviluppo turistico di Forte dei Marmi portò agli inizi del ‘900 alla nascita di un Comitato paesano che chiedeva il distacco da Pietrasanta o per unirsi al comune di Seravezza o per rendersi autonomo. Con l’appoggio politico del deputato lucchese Giovanni Montauti, i cui sponsor erano i conti Siemens-Schuckert, proprietari di buona parte del territorio, il 26 aprile 1914 l’autonomia di Forte dei Marmi diventò legge di Stato.

Forte dei Marmi dalla fine degli anni ’20 del 1900, è stata meta di vacanza della famiglia Agnelli che risiedeva a Villa Costanza (Villa Agnelli), l’odierno Hotel Augustus; qui trascorsero le loro estati Gianni Agnelli e le sorelle, come racconta Susanna Agnelli nel suo libro autobiografico: Vestivamo alla marinara. La madre dell’Avvocato Agnelli, Virginia, vedova di Edoardo Agnelli, morì in un incidente d’auto mentre da Roma raggiungeva proprio la rinomata località balneare.

È rappresentato il Fortino, eretto tra 1782 e il 1788 per il controllo del pontile per l’imbarco dei marmi provenienti dalle cave della Alpi Apuane, intorno al quale si sviluppò il centro abitato che da quello prese il nome nel XIX secolo. L’anno 1914 in cifre romane si riferisce alla data di costituzione del comune di Forte dei Marmi, che in precedenza era una frazione di Pietrasanta.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Forte dei Marmi
Image by Wikipedia


Fonte dati: https://it.wikipedia.org/wiki/Forte_dei_Marmi

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