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Montecatini Terme (ufficialmente anche Montecatini-Terme) è un comune italiano di 20 758 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana. La cittadina, situata al centro della Valdinievole, ospita un’importante stazione termale (Terme di Montecatini) e fa del turismo la principale attività economica del territorio. Nel 2021 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nelle Grandi città termali d’Europa.

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Alcuni cenni sul comune di Montecatini Terme

 

Storia del comune di Montecatini Terme

La presenza dell’uomo nella zona dell’attuale Montecatini Terme è molto antica. Probabilmente fin dal Paleolitico la regione fu frequentata da cacciatori itineranti, ma è solo a partire dal Mesolitico che numerosi insediamenti sono ben testimoniati, specialmente nella fascia collinare della Valdinievole.

La località era conosciuta anche ai tempi dell’Impero Romano, come infatti cita la zona Tito Livio descrivendola come paludosa nel racconto del passaggio di Annibale.

L’esistenza di Montecatini Castello, l’odierna Montecatini Alto, è già documentata nel Medioevo. Nell’insediamento era già presente un centro termale che in seguito sorgerà anche in pianura grazie alle acque salate della città. Ciò viene dimostrato da un documento del 1340 che fa riferimento all’estrazione di sale dalle acque. Inoltre c’è anche una lettera a dimostrarlo, ovvero quella mandata dal Mercante Francesco di Marco Datini il quale richiede al suo medico le acque curative dei Bagni di Montecatini. Altre testimonianze sono riportate dal famoso medico Ugolino da Montecatini il quale per la prima volta fece esaminare le acque con metodi scientifici. Inoltre ci tramanda che i Bagni di Montecatini erano tre: Il Bagno Della Regina, Il Bagno dei Merli e il Bagno Nuovo. Il Bagno Nuovo oggi è conosciuto come Tettuccio.

In epoca medievale gli abitanti della città si trovarono in condizioni di vero disagio, dovendo combattere epidemie, malanni e guerre. Le battaglie tra le città che si contendevano Montecatini (Firenze, Pisa, Pistoia e Lucca) costrinsero la popolazione a spostarsi sulle colline che circondano Montecatini, poiché il suolo della città era teatro di scontri continui. Bisogna inoltre ricordare che Montecatini era costituita perlopiù da padule, e di questa caratteristica ci dà conferma Tito Livio, che descrisse come Annibale di Cartagine fosse passato “dal Padule di Fucecchio” nella sua marcia verso sud.

A partire dal decimo secolo e fino al 1270 con la Repubblica Lucchese, si era tentato di bonificare il territorio, colpito da epidemie di malaria, ma il lavoro non fu portato a termine con successo e si vennero a creare pozze dove l’acqua ristagnava.

Nel 1315 si svolse la battaglia di Montecatini, nelle cui acque melmose molti uomini trovarono la morte. Si pensa che a questa battaglia abbia partecipato anche Dante Alighieri.

Nel 1328 le chiuse che con la bonifica erano state negate, furono ristabilite.

Dal 1339 la Valdinievole è sotto il dominio di Firenze quindi dei Medici, i quali non portarono giovamenti rilevanti alle Terme e alla città di Montecatini.

Cosimo de’ Medici fu il primo a costruire un ponte-diga per passare sopra le acque melmose della zona. L’iniziativa portò grandi miglioramenti a livello economico, ma fu deleteria per gli abitanti della Valdinievole.

Nel 1447 si ha da parte di Firenze l’approvazione di un contributo per il restauro delle fabbriche appartenenti ai Bagni.

Per la posizione Montecatini spesso era luogo di battaglie; infatti nel 1554 si trova al centro dello scontro tra Carlo V, alleato di Cosimo I e le milizie senesi e francesi che sotto il comando di Piero Strozzi, si erano arroccate nel Castello di Montecatini. Così, Cosimo fece smantellare il Castello.

Nel 1529 il proprietario dei Bagni di Montecatini, in seguito a problemi finanziari, offrì i propri possedimenti a Cosimo, che divenne Duca nel 1532, e Granduca, grazie alla nomina di papa Pio V, nel 1569. Poiché la consorte di Cosimo, Eleonora di Toledo, faceva uso frequente delle acque di Montecatini, i Medici fecero analizzare le terme dai loro incaricati, ma la proposta non andò a buon fine.

Nel 1538 l’offerta fu nuovamente proposta a Francesco I, figlio di Cosimo, a condizione che l’uso dei bagni fosse concesso ai cittadini di Montecatini. In quegli anni la Valdinievole aveva visto crescere la popolazione e l’economia. Però tra il 1500 e il 1756 si ebbero ripetute epidemie a causa di un allagamento di prati, boschi, campi e pascoli, dovuti alla caduta del Ponte a Cappiano.

I Medici durante la loro reggenza avevano lucrato su un sacco di cose compresi gli affitti di fattorie e sulla pesca, così ci furono cause per difendere i residenti della zona e per permettere loro di pagare la bonifica del Padule con i vari soldi recuperati.

Nel 1737 si estinse la casata dei Medici. Le grandi potenze europee riunitesi a Vienna nel 1738, stabilirono che la Toscana fosse assegnata agli Asburgo-Lorena.

Francesco I di Lorena e Maria Teresa d’Austria andarono a Firenze nel 1739, dove restarono tre mesi, poi affidarono il governo ad un Consiglio di Reggenza che operò fino al 1765. L’organo di reggenza cercò di risolvere prontamente il problema della bonifica del Padule, ma il tutto si rivelò più difficile del previsto a causa dei metodi arretrati usati per risolvere la medesima cosa. In quegli anni si presentarono di nuovo epidemie, febbri e carestie. Per risolvere il problema era necessario: sistemare i terreni vicini al Padule incanalando le acque sorgive che ristagnavano in Valdinievole e ridando vigore alle culture e agli allevamenti.

Nel 1765, con la morte di Francesco, fu Pietro Leopoldo a succedergli assumendo il titolo di granduca, mentre sua madre, Maria Teresa d’Austria, lo aveva preparato scrupolosamente alle responsabilità di regnante. Purtroppo ereditò il trono di Vienna quando ormai gli rimanevano solo due anni di vita (1790-92) – poiché secondogenito.

Nel 1765 arriva in Toscana e subito si dimostra aperto alle innovazioni. Durante la sua reggenza trasformò Palazzo Pitti nella sede del governo più saggio, giusto, umano, progressivo dell’Europa del suo tempo. Inoltre fu innovatore anche in campo economico, pubblico, sanitario e scientifico. Come riformatore seppe trattare la Toscana come una Nazione avente costumi e valori comuni. Andò diverse volte a Montecatini per capire in prima persona il disagio della Valdinievole e pertanto la storia delle terme iniziò grazie al Granduca Leopoldo di Toscana. Fece ispezionare il territorio da grandi studiosi e cercò di prendere le decisioni più giuste e ragionevoli per il territorio. Il granduca andò a Montecatini nel 1772 e ordinò di abbattere le chiuse e le pescaie di Ponte a Cappiano. Fu avviata la canalizzazione delle acque termominerali e fu dato inizio alla restaurazione della città che mise in pratica la concezione di città termale moderna. Pietro Leopoldo tornò numerose volte a Montecatini per verificare lo stato dei lavori, anche con la famiglia. il 1º Marzo 1790 lasciò Firenze per tornare a Vienna per succedere al fratello Giuseppe, il quale era deceduto.

Il terzo Granduca fu Ferdinando III salito al trono toscano a soli 21 anni. Non ebbe un governo molto facile a causa anche della restaurazione Napoleonica e, nei primi anni del suo governo, segui una linea neutrale. Fu esiliato da Napoleone e quando rientrò in Toscana fu molto attivo nel risistemare le questioni sorte dopo la dominazione francese. Attuò una politica di vera tolleranza. Il 10 giugno 1817 il complesso dei Bagni di Montecatini fu passato da Ferdinando alla comunità e fu assegnata una giusta quantità di denaro per mantenerli efficienti.

Il 18 giugno 1818 i Bagni furono dati in gestione a una deputazione formata da persone stimate dell’epoca tra cui anche il padre di Giuseppe Giusti. Con questa nuova amministrazione dei Bagni ci furono innovazioni e miglioramenti.

Morto Ferdinando III, gli successe Leopoldo II, il quale è ricordato per l’opera di bonifica in Maremma, per la costruzione delle ferrovie e per la costruzione di strade. Leopoldo II collaborò per la costruzione della Locanda Maggiore. La conclusione dell’epoca lorenese si conclude con l’incalzare del Risorgimento. La fine del Granducato avvenne nel 1859.

Nel 1860 Montecatini entra a far parte della Provincia di Lucca. La sede comunale si trova a Montecatini Alto. Grazie al congresso medico Internazionale di Firenze, nel 1889 la città aprì la strada all’attività nel campo della medicina termale. Sempre nel medesimo anno, viene ampliato e migliorato il progetto urbano proposto e iniziato da Pietro Leopoldo. Nel 1898 viene inaugurata la funicolare per il castello.

Il 16 giugno 1905 Montecatini Alto e Bagni di Montecatini diventano realtà comunali autonome. Il 28 ottobre 1928 si cambiò il nome: da Bagni di Montecatini a Montecatini Terme. Nel 1928 il comune di Montecatini, insieme a tutti gli altri Comuni della Valdinievole, passa dalla Provincia di Lucca alla neonata Provincia di Pistoia. Dal 1904 al 1915 nascono gli stabilimenti Torretta e Excelsior.

Giovannozzi dal 1919 al 1928 restaura le Terme Leopoldine e le Terme Tettuccio. Benito Mussolini si recherà poi a vedere i nuovi stabilimenti per vedere come erano stati spesi i soldi dati dallo Stato per la restaurazione e affidò l’amministrazione a Schweiger.

Nel corso dei primi anni della seconda guerra mondiale, Montecatini fu uno dei comuni toscani designati come luogo di internamento civile per ebrei stranieri. A partire dal gennaio 1942 vi giunsero a gruppi un totale di 886 ebrei anglo-maltesi e 144 ebrei greci. Vi risiedettero anche a regime di internamento libero almeno 12 profughi ebrei giunti in Italia dall’Europa orientale attraverso i Balcani. Dopo l’8 settembre 1943 e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, Montecatini fu teatro nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1943 di una delle prime retate condotte da militi italiani alle dirette dipendenze del comandante tedesco Theodor Dannecker, che, dopo aver compiuto il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre, in quei giorni guida le operazioni in Toscana. Per quanto alcuni riuscissero a fuggire, ad essere arrestate furono 22 persone, in prevalenza ebrei italiani sfollati da altre località assieme a due ex-internati “stranieri”. Condotti alle carceri di Firenze furono deportati il 9 novembre 1943. Perirono tutti ad Auschwitz. Tra loro anche diversi bambini. Montecatini fu – assieme a Borgo a Buggiano – il luogo nella provincia di Pistoia da cui si ebbe il maggior numero di ebrei deportati. Non mancarono tuttavia anche episodi di solidarietà: nell’orfanotrofio della Madonnina del Grappa a Villa Forini Lippi trovarono rifugio almeno tre bambini ebrei (i fratelli Cesare e Vittorio Sacerdoti e un piccolo profugo dalla Grecia di nome Elio), i quali furono così salvati dalla deportazione.

Montecatini è anche conosciuta nel dopoguerra per essere il luogo dove morì lo stilista Christian Dior, nel 1957. Nel 1958 lo stato si riappropria delle terme simboleggiando una seconda fase con la ricostruzione delle terme Redi e Excelsior. Montecatini in quegli anni è frequentata da persone importanti, nobili, persone del mondo dello spettacolo e della politica. Nel 1970 le terme rimangono aperte tutto l’anno, però da quel momento si ha un lento declino; fino ad oggi, in cui la moda delle terme è nettamente ridimensionata. Dagli anni 1990 si è cercato il rilancio delle terme con risultati insoddisfacenti così come in altre realtà termali una volta di proprietà statale. Montecatini Terme oggi è città apprezzata da turisti nazionali e internazionali non solo per la sua posizione strategica rispetto ad una visita di realtà a forte attrazione turistica (Firenze, Lucca, Pisa) ma anche per la vicinanza ad interessanti luoghi della cosiddetta Toscana minore e per il posizionamento grossomodo equidistante rispetto ai due maggiori aeroporti toscani, il Galileo Galilei e l’Amerigo Vespucci. Inoltre la dotazione di impianti sportivi pubblici ne fanno meta ideale per rassegne sportive da parte di federazioni nazionali ed enti di promozione sportiva: Stadio Comunale (Mariotti), PalaTerme che può ospitare oggi eventi con una presenza massima di 2.700 persone, piscina comunale con vasche al chiuso e all’aperto, le due strutture collegate di Viale Leonardo da Vinci ideali per rassegne indoor, eppoi strutture private come l’Ippodromo Sesana e a pochi km dal confine cittadino il Golf Club La Pievaccia. Ad oggi le infrastrutture alberghiere cittadine contano circa 12.000 posti letto.

Nella 44ª Assemblea Generale del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, tenutasi a Fuzhou, in Cina, dal 24 al 28 Luglio del 2021, Montecatini Terme è entrata nella lista come componente del sito Grandi città termali d’Europa, composto anche da: Karlovy Vary, Mariánské Lázně, Františkovy Lázně (Repubblica Ceca), Vichy (Francia), Spa (Belgio), Bath (Inghilterra), Baden-Baden, Bad Ems e Bad Kissingen (Germania), Baden bei Wien (Austria). A Fuzhou in Cina si è tenuta la sessione del quarantaquattresimo Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco che ha riconosciuto Montecatini Terme come Patrimonio Mondiale Unesco.

Lo stemma del comune è regolato dal Regio Decreto del 12 agosto 1908. Si tratta di uno scudo troncato: al primo di Montecatini che è d’azzurro al monte di sei colli all’italiana, ristretto, sostenente due leoni affrontati, il tutto d’oro, i leoni tenenti un catino, di rosso, cimato da uno scudetto ovato di argento carico di un giglio di rosso; al secondo mareggiato di argento e di azzurro. Il motto, presente anche nello stemma e nel gonfalone recita: «Salus» (latino: Salute). Talvolta nel simbolo di Montecatini compare un orso, in ricordo di quello che fu rubato a Ponsacco.

Montecatini Terme
Image by Wikipedia


Fonte dati: https://it.wikipedia.org/wiki/Montecatini_Terme

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Bibliografia sul comune di Montecatini Terme

  • Roberto Pinochi, I Bagni di Montecatini nell’Ottocento, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 2010, ISBN 978-88-6550-005-7.
  • Claudia Massi, Architettura e paesaggio a Montecatini. Itinerari metropolitani nella città termale, Firenze, Edifir-Edizioni, 2014, ISBN 978-88-7970-665-0.
  • Alfredo Michelotti, Montecatini Terme, Prato, Edizioni del palazzo, 1983, ISBN non esistente.
  • Roberto Pinochi, I monaci della Badia Fiorentina ai bagni di Montecatini (1784-1808), Edifir-Edizioni, 2006, ISBN 88-7970-279-3.
  • Giampaolo Trotta, Montecatini Terme e la Valdinievole, Becocci, 2000, ISBN 978-8820003548.

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